Episodi di Digimon Tamers

Voce principale: Digimon Tamers.

La serie anime di cinquantuno episodi di Digimon Tamers, prodotta dalla Toei Animation nel 2001,[1] è la terza serie del media franchise giapponese Digimon. Questa non segue la trama delle due serie precedenti, Adventure e Adventure 02: al contrario, la storia si sviluppa in una versione del mondo reale in cui i Digimon sono creature di un programma televisivo e di un gioco di carte collezionabili; tuttavia, diversi bambini scoprono che queste creature, in teoria immaginarie, esistono in un Digiworld parallelo e stanno provando a giungere nel mondo reale. La serie è diretta da Yukio Kaizawa, con la colonna sonora di Takanori Arisawa e disegni dei personaggi di Katsuyoshi Nakatsuru.[2] Tamers è andato in onda in Giappone sul canale Fuji TV tra il 1º aprile 2001 ed il 31 marzo 2002,[1][3] mentre in Italia è andato in onda su Rai 2 dal 2 dicembre 2002 al 27 febbraio 2003.

Negli Stati Uniti, la serie debuttò su Fox Kids il 1º settembre 2001.[4] In Italia, invece, la serie fu trasmessa da Rai 2. A causa delle sue differenze con le prime due serie di Digimon, Tamers fu accolto con critiche dai toni discordanti quando fu trasmesso la prima volta. Tim Jones di "THEM Anime" scrive: "Anche se Digimon Tamers ha le sue pecche (lento sviluppo dei personaggi, un cambiamento improvviso in personaggi nuovi rispetto a quelli dell'ultima stagione ed una prima metà poco eccitante), più lo si guarda, più ci si fa coinvolgere, più ci si diverte". In confronto alle prime due serie, Tamers assume toni più cupi nella sua trama.[5] Secondo il doppiatore inglese Dave Wittenberg, la nuova serie possiede "un elemento di serietà" che non era presente nelle prime due stagioni. Inoltre, alcune parti sarebbero capite meglio da spettatori più adulti a causa dell'introduzione di concetti di più difficile comprensione.[6]

La messa in onda di Digimon Tamers in Giappone coincise con l'attacco terroristico dell'11 settembre 2001 e, in almeno un caso, gli eventi sono stati analizzati all'interno del contesto della serie. Margaret Schwartz di "PopMatters" scrive: "Quando la NPR ed altri [...] media iniziarono il dibattito sulle immagini dell'11 settembre, io iniziai a capire quando fosse importante che noi, come cultura, definiamo e viviamo "la realtà". [...] Alcuni dibattono se le scioccanti testimonianze video [...] rappresentino un'esperienza necessaria della catastrofe - perfino una condizione per essa." La Schwartz sottolinea il metaromanzo presente in Tamers, dove "bit di dimenticati dati informatici si sono fusi per trasformarsi in un mondo separato abitato da creature viventi". Riconoscendo la linea tra il bene ed il male nella serie, la Schwartz scrive: "Il male in questa serie consiste nel rifiutarsi di ammettere che i Digimon sono "reali", creature reali, e che la distruzione di uno di essi equivale ad un omicidio". Tramite l'esistenza di reti di telecomunicazione intangibili in quanto "prodotti dell'ingenuità umana", la Schwartz conclude che "alcuni di noi nel mondo 'reale' sono diventati così bravi a giocare la parte dei creatori, a far apparire le 'cose' come creature 'reali', che ormai tendiamo a confonderle".[7]

La canzone di Kōji Wada "The Biggest Dreamer" ("Il sognatore più grande") è stata utilizzata come sigla di apertura nella serie giapponese.[3] Per la serie sono inoltre state usate due sigle di chiusura cantate da Ai Maeda (accreditata come AiM), "My Tomorrow" ("Il mio domani") e "Days: Aijō to Nichijō" (Days −愛情と日常−? "Days: Love and Life") ("Giorni: amore e vita").[2][3] In Italia, la base musicale di "The Biggest Dreamer" è stata usata per la sigla iniziale e finale di Tamers, dal nome semplicemente di "Digimon Tamers", cantata dai Manga Boys.

  1. ^ a b (JA) デジモンテイマーズ各話あらすじ [Trama degli episodi di Digimon Tamers], su toei-anim.co.jp, Toei Animation. URL consultato il 15 settembre 2009.
  2. ^ a b (JA) メインスタッフリスト [Staff principale], su toei-anim.co.jp, Toei Animation. URL consultato il 15 settembre 2009.
  3. ^ a b c (JA) デジモンテイマーズ – フジテレビ [Digimon Tamers – Fuji TV], su fujitv.co.jp, Fuji Television. URL consultato il 15 settembre 2009.
  4. ^ La nuova serie anime di Fox Kids, Anime News Network, 13 luglio 2001. URL consultato il 15 settembre 2009.
  5. ^ Tim Jones, Digimon Tamers, su themanime.org, THEM Anime. URL consultato il 15 settembre 2009.
  6. ^ Chris McFeely, Intervista con Dave Wittenberg, su digipedia.db-destiny.net, The Digimon Encyclopedia, agosto 2002. URL consultato il 15 settembre 2009.
  7. ^ Margaret Schwartz, Conseguenze reali, PopMatters, 8 ottobre 2001. URL consultato il 16 settembre 2009 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2005).

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